Arteterapia e Musicoterapia:
E se lo strumento della propria guarigione fosse proprio in se stessi?
Se il dolore non fosse altro che una rottura del ritmo e della sintonia dei
propri bisogni?
In tal senso, per guarire, sembrerebbe necessario riavvicinarsi con
coraggio e con delicatezza a quelle corde, lese e assottigliate dalla
sofferenza, e lenirle con la cura puntuale e sensibile di un ascolto sapiente.
È qui che si inserisce la creazione di un luogo sicuro in cui carezzare quelle
dimensioni dello struggimento che nostro malgrado hanno esattamente a che
vedere con l’espressione dell’autentico.
L’esperta Mariangela Buonaguro afferma che l’arte-terapia e la sua sonora
figlia la musicoterapia rappresentano modalità suggestive e analogiche mediante
cui il processo di guarigione si affaccia alla dimensione non verbale, a quel
teatro di relazioni latenti che hanno a che vedere con l’inconsapevolezza e la
spontaneità, in un movimento di “induzione” dell’auto-affermazione che permette
il ricongiungimento con memorie dolorose in un setting accogliente e
significativo.
La presente tecnica si serve delle potenzialità del processo creativo che
diviene un autentico strumento terapeutico, in cui è sfruttato il simbolismo
ancestrale delle vibrazioni sonore, in una modalità che non solo ha lo scopo di
calmare l’emotività legata ad esperienze traumatiche, ma anche di guidare
ritmicamente il ritorno ad una disposizione di coerenza e accettazione delle
parti lese del proprio sé e della propria storia. La musicoterapia danza
attraverso gli strati di già posseduti dall'individuo e che sono disposti all'ascolto ma nei suoi risultati ha a che vedere con la creazione di qualcosa
di nuovo: una proprietà emergente che genera dall'incontro creativo con le
proprie dimensioni di fragilità. L’esito è di fatto un’opera d’arte scevra di
ogni forma di giudizio, espressione di uno stato d’animo interiore, consapevole
o inconsapevole. La persona entra in contatto, nel processo con la propria
intimità in un viaggio di consapevolezza e auto-ricongiungimento con le proprie
qualità generative. Ciò che nasce è un significato nuovo, che richiama il
passato e si intesse nello spartito del presente con l’ambizione di creare
speranza per il futuro.
Gaia Di Martino
